Brossura, 449 pagine
lingua italiano
Pubblicato il 31 Agosto 2017 da Sellerio Editore Palermo.
Brossura, 449 pagine
lingua italiano
Pubblicato il 31 Agosto 2017 da Sellerio Editore Palermo.
«Finii in un posto chiamato Nonnatus House. Pensavo fosse un piccolo ospedale, ma si rivelò essere un convento diretto dalle Sorelle di St. Raymund Nonnatus. Quando scoprii il mio errore, ebbi quasi l'impulso di scappare. Le suore non facevano per me, pensai. Io volevo l'avventura, non la religione. A quel tempo non potevo saperlo, ma la mia anima aveva bisogno di entrambe. Le suore erano una miniera di avventure. Si arrischiavano ovunque senza paura: strade e cortili privi di illuminazione, scale buie e sinistre, docks, bordelli, padroni di casa disonesti, genitori violenti, non si risparmiavano nulla». Per come l'autrice racconta le storie della sua giovinezza da levatrice, non c'è avventura più avvincente e tumultuosa che far nascere bambine e bambini nella parte più povera della Londra degli anni Cinquanta uscita dalla guerra. I libri autobiografici di Jennifer Worth ricostruiscono, con vivacità da gran teatro, la vita quotidiana di un gruppo …
«Finii in un posto chiamato Nonnatus House. Pensavo fosse un piccolo ospedale, ma si rivelò essere un convento diretto dalle Sorelle di St. Raymund Nonnatus. Quando scoprii il mio errore, ebbi quasi l'impulso di scappare. Le suore non facevano per me, pensai. Io volevo l'avventura, non la religione. A quel tempo non potevo saperlo, ma la mia anima aveva bisogno di entrambe. Le suore erano una miniera di avventure. Si arrischiavano ovunque senza paura: strade e cortili privi di illuminazione, scale buie e sinistre, docks, bordelli, padroni di casa disonesti, genitori violenti, non si risparmiavano nulla». Per come l'autrice racconta le storie della sua giovinezza da levatrice, non c'è avventura più avvincente e tumultuosa che far nascere bambine e bambini nella parte più povera della Londra degli anni Cinquanta uscita dalla guerra. I libri autobiografici di Jennifer Worth ricostruiscono, con vivacità da gran teatro, la vita quotidiana di un gruppo di ventenni chiamate a coadiuvare le suore ostetriche di una più antica istituzione ospedaliera. Una svolta epocale, del nascente sistema sanitario nazionale, perché sollevava centinaia di donne dalle angherie della loro condizione, ne promuoveva l'istruzione e la coscienza sociale, infondendo nel contempo la cultura dei diritti all'intera comunità. Questo fascino di strane avventure, corse nel mondo reale di una moderna città occidentale, è probabilmente la prima ragione del successo dei libri della Levatrice (anche nella sua versione televisiva). Ma non è l'unica: meravigliosamente in armonia con l'impegno più ricco di ideali di giustizia e con lo spaccato sociale più crudo, rivive l'esperienza umana di un gruppo variegato di ragazze per la prima volta alle prese con la vita, nel clima di allegria speranzosa di un'epoca convinta che si è felici veramente solo insieme agli altri. Il maestro letterario di queste pagine è il grande Charles Dickens. E non solo quello drammatico dei romanzi più esplicitamente sociali, ma soprattutto il Dickens dei fascicoli pieni di arguzia e di umorismo del Circolo Pickwick.