15 × 21 cm, 142 pagine
lingua italiano
Pubblicato da Dino Audino.
15 × 21 cm, 142 pagine
lingua italiano
Pubblicato da Dino Audino.
Il viaggio dell’Eroe, cioè quel percorso quasi obbligato che consente all’uomo di superare prove e confronti col mondo esterno per conquistare una nuova consapevolezza di sé, è valido anche per la donna? Oppure alla donna è riservato un viaggio che necessita di altri percorsi?
Con questo libro, nato in risposta all’Eroe dai mille volti di Joseph Campbell (in seguito reinterpretato a uso degli scrittori da Chris Vogler nel suo Il viaggio dell’Eroe), la Murdock, psicologa di estrazione junghiana, propone la sua risposta. Ed è quella di un viaggio articolato in dieci tappe, non necessariamente consequenziali ma disposte in un cerchio che simbolizza il divino femminile.
L’inizio è segnato dalla separazione dal femminile, la Madre – cioè tutto ciò che l’eroina non vuol diventare – che produce un’identificazione con il Padre, il maschile. È entrando nel mondo maschile e scontrandosi con le prove che incontra sul percorso che l’eroina capisce che …
Il viaggio dell’Eroe, cioè quel percorso quasi obbligato che consente all’uomo di superare prove e confronti col mondo esterno per conquistare una nuova consapevolezza di sé, è valido anche per la donna? Oppure alla donna è riservato un viaggio che necessita di altri percorsi?
Con questo libro, nato in risposta all’Eroe dai mille volti di Joseph Campbell (in seguito reinterpretato a uso degli scrittori da Chris Vogler nel suo Il viaggio dell’Eroe), la Murdock, psicologa di estrazione junghiana, propone la sua risposta. Ed è quella di un viaggio articolato in dieci tappe, non necessariamente consequenziali ma disposte in un cerchio che simbolizza il divino femminile.
L’inizio è segnato dalla separazione dal femminile, la Madre – cioè tutto ciò che l’eroina non vuol diventare – che produce un’identificazione con il Padre, il maschile. È entrando nel mondo maschile e scontrandosi con le prove che incontra sul percorso che l’eroina capisce che è arrivato il momento di essere anziché di fare. Da qui inizia il viaggio di ritorno verso la parte femminile, per riprendere possesso e cura delle proprie parti rimosse. È solo accettando il proprio essere donna che potrà raggiungere l’unione degli opposti e il proprio equilibrio fisico e mentale.