Brossura, 232 pagine
lingua Italiano
Pubblicato il 05 Maggio 2021 da Treccani.
Come possiamo ripensare lo spazio pubblico nell'era del #MeToo? Come potrebbe configurarsi una metropoli concepita per le donne che lavorano, che spingono passeggini, che si prendono cura dei nostri anziani? Noi viviamo in città progettate da uomini e per gli uomini. Intrecciando senza soluzione di continuità teoria ed esperienze vissute, studi urbanistici e narrazione biografica, Leslie Kern mostra l'importanza del pensiero femminista per concepire gli spazi urbani, indagando i limiti e le possibilità delle nostre città. Ciò che rende un luogo vivibile, accessibile, sicuro e dinamico per tutti è la diversità di esperienze e voci: per questo l'autrice rivendica l'importanza del ruolo e del lavoro delle donne al suo interno, per superare le disuguaglianze di genere e sociali dei nostri quartieri. La sua guida, brillante e documentatissima, dovrebbe diventare un punto di riferimento per tutti gli urbanisti intenzionati a plasmare un nuovo futuro e concepire una città a misura di …
Come possiamo ripensare lo spazio pubblico nell'era del #MeToo? Come potrebbe configurarsi una metropoli concepita per le donne che lavorano, che spingono passeggini, che si prendono cura dei nostri anziani? Noi viviamo in città progettate da uomini e per gli uomini. Intrecciando senza soluzione di continuità teoria ed esperienze vissute, studi urbanistici e narrazione biografica, Leslie Kern mostra l'importanza del pensiero femminista per concepire gli spazi urbani, indagando i limiti e le possibilità delle nostre città. Ciò che rende un luogo vivibile, accessibile, sicuro e dinamico per tutti è la diversità di esperienze e voci: per questo l'autrice rivendica l'importanza del ruolo e del lavoro delle donne al suo interno, per superare le disuguaglianze di genere e sociali dei nostri quartieri. La sua guida, brillante e documentatissima, dovrebbe diventare un punto di riferimento per tutti gli urbanisti intenzionati a plasmare un nuovo futuro e concepire una città a misura di donna.
This was fine! I’m not a geographer and don’t mind basic, but if you’re looking for something a bit more academic, this isn’t for you. If you want an easy to read and intersectional approach to feminist geography of cities, this is great.
Admittedly, it is not what I expected. After reading the title, author's bio and summary, I thought this would be an essential book to build a theoretical framework about urban studies with a gendered approach, which is what I was looking for. Instead, it is a very personal book in which the author shares her lived experiences around feminism and cities (that relationship is not always so clear).
Being said that, I have enjoyed reading it. The book is well written, the stories are interesting and very illustrative and the text is full of bibliographical references for those who want to know more. This combination makes it a very good introductory book for those (like me) who want to start learning about urban studies with a gendered perspective.
Admittedly, it is not what I expected. After reading the title, author's bio and summary, I thought this would be an essential book to build a theoretical framework about urban studies with a gendered approach, which is what I was looking for. Instead, it is a very personal book in which the author shares her lived experiences around feminism and cities (that relationship is not always so clear).
Being said that, I have enjoyed reading it. The book is well written, the stories are interesting and very illustrative and the text is full of bibliographical references for those who want to know more. This combination makes it a very good introductory book for those (like me) who want to start learning about urban studies with a gendered perspective.
