Copertina rigida, 1032 pagine
lingua Italiano, Latino
Pubblicato il 2012 da Einaudi.
Copertina rigida, 1032 pagine
lingua Italiano, Latino
Pubblicato il 2012 da Einaudi.
Questa nuova traduzione dell’Eneide, corredata da un ricco apparato di note, si configura come particolarmente tecnica e come intimamente poetica: due connotazioni complementari del lavoro di un traduttore che è affermato studioso di letteratura latina e poeta in proprio. Tecnica per la scelta metrica di un esametro barbaro molto duttile, ma anche molto preciso, con i suoi sei accenti e con giochi di pause, e di alternanze fra misure dattiliche e spondaiche, che realizzano una analogia assai stretta rispetto all’archetipo latino. Tecnica per la scelta di mantenere le ripetizioni virgiliane in tutte le tessere formulari: locuzioni fisse dove Virgilio usa locuzioni fisse. Sembrerebbe un orientamento obbligato: eppure nessuna delle precedenti traduzioni italiane aveva mai adottato sistematicamente questo criterio, con la conseguente perdita di un fondamentale elemento ritmico-strutturale coesivo, e di non trascurabili aspetti storico-letterari e semantici, del poema. La rielaborazione poetica parte da premesse di questo tipo, ma si snoda …
Questa nuova traduzione dell’Eneide, corredata da un ricco apparato di note, si configura come particolarmente tecnica e come intimamente poetica: due connotazioni complementari del lavoro di un traduttore che è affermato studioso di letteratura latina e poeta in proprio. Tecnica per la scelta metrica di un esametro barbaro molto duttile, ma anche molto preciso, con i suoi sei accenti e con giochi di pause, e di alternanze fra misure dattiliche e spondaiche, che realizzano una analogia assai stretta rispetto all’archetipo latino. Tecnica per la scelta di mantenere le ripetizioni virgiliane in tutte le tessere formulari: locuzioni fisse dove Virgilio usa locuzioni fisse. Sembrerebbe un orientamento obbligato: eppure nessuna delle precedenti traduzioni italiane aveva mai adottato sistematicamente questo criterio, con la conseguente perdita di un fondamentale elemento ritmico-strutturale coesivo, e di non trascurabili aspetti storico-letterari e semantici, del poema. La rielaborazione poetica parte da premesse di questo tipo, ma si snoda in un paziente rispetto delle singole parole, fino a una spiccata attenzione alle trame foniche, e specialmente alle allitterazioni, omaggio al poeta piú musicale e fonosimbolico del mondo antico. Si snoda poi nella ricerca di imprimere, come già fece Virgilio, un passo sublime a una lingua d’arte non troppo lontana da quella usuale. E ancora nella capacità di calibrare un tono malinconico anche nelle pagine piú epiche. Il piú affascinante esito della letteratura latina trova una nuova voce, fedele e attualissima, per i lettori di oggi e di domani.