Brossura, 188 pagine
lingua Italiano
Pubblicato il 17 Gennaio 2025 da Tamu.
Brossura, 188 pagine
lingua Italiano
Pubblicato il 17 Gennaio 2025 da Tamu.
Traduzione di Emanuele Giammarco Prefazione di Paul Gilroy
Sì, quando mi hanno chiesto di cosa stessimo parlando io ho risposto: «Niente di che, sai, vita, amore, morte e sesso». Stuart Hall
In queste Improvvisazioni funk, due delle più importanti voci della cultura radicale nera conversano faccia a faccia, nella stessa stanza, sui temi della maschilità, dei rapporti di genere nei movimenti politici, della psicanalisi, del desiderio, della malattia e della morte. Non è un esercizio minore: è il più alto tentativo di produrre un sapere utile, realmente trasformativo. Abbandonando la forma del saggio critico, bell hooks e Stuart Hall ci invitano a entrare in un «contesto di fiducia» in cui ripercorrono le proprie traiettorie di classe e migrazione con una schiettezza che sorprenderà anche le lettrici e i lettori a loro più affezionati. Riflettendo apertamente sui «confini generazionali, strategici e di genere», scrive Paul Gilroy nella prefazione, queste pagine tracciano …
Traduzione di Emanuele Giammarco Prefazione di Paul Gilroy
Sì, quando mi hanno chiesto di cosa stessimo parlando io ho risposto: «Niente di che, sai, vita, amore, morte e sesso». Stuart Hall
In queste Improvvisazioni funk, due delle più importanti voci della cultura radicale nera conversano faccia a faccia, nella stessa stanza, sui temi della maschilità, dei rapporti di genere nei movimenti politici, della psicanalisi, del desiderio, della malattia e della morte. Non è un esercizio minore: è il più alto tentativo di produrre un sapere utile, realmente trasformativo. Abbandonando la forma del saggio critico, bell hooks e Stuart Hall ci invitano a entrare in un «contesto di fiducia» in cui ripercorrono le proprie traiettorie di classe e migrazione con una schiettezza che sorprenderà anche le lettrici e i lettori a loro più affezionati. Riflettendo apertamente sui «confini generazionali, strategici e di genere», scrive Paul Gilroy nella prefazione, queste pagine tracciano oggi «un esempio pratico e pedagogico» per sfuggire all’alternativa tra il narcisismo dei social network e il grigiore dell’accademia.