Artificial Unintelligence

How Computers Misunderstand the World

paperback, 246 pagine

Pubblicato il 29 Gennaio 2019 da MITPress.

ISBN:
978-0-262-53701-8
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3 stelle (1 recensione)

A guide to understanding the inner workings and outer limits of technology and why we should never assume that computers always get it right.

In Artificial Unintelligence, Meredith Broussard argues that our collective enthusiasm for applying computer technology to every aspect of life has resulted in a tremendous amount of poorly designed systems. We are so eager to do everything digitally—hiring, driving, paying bills, even choosing romantic partners—that we have stopped demanding that our technology actually work. Broussard, a software developer and journalist, reminds us that there are fundamental limits to what we can (and should) do with technology. With this book, she offers a guide to understanding the inner workings and outer limits of technology—and issues a warning that we should never assume that computers always get things right.

Making a case against technochauvinism—the belief that technology is always the solution—Broussard argues that it's just not true that social …

6 edizioni

Review of 'Artificial Unintelligence' on 'Goodreads'

3 stelle

Buoni spunti, ma un po' troppo di parte

Il titolo di questo libro è sprezzante: ma in fin dei conti è quello che penso anch'io. Nonostante i grandi successi degli algoritmi, infatti, non possiamo certo dire di essere arrivati a una vera intelligenza artificiale, anche nel senso debole turinghiano di un sistema che possa essere scambiato per un essere umano. In pratica i sistemi AI sono ormai più bravi di noi in tanti campi specifici, ma manca ancora loro una visione globale.
Detto questo, il libro mi è sembrato però essere non ben riuscito. Il testo è diviso in tre parti: nella prima viene rapidamente raccontato come funziona un programma e come si fa data journalism, cioè come usare le informazioni che possiamo trovare per fare investigazioni; credo però che se uno non sa di cosa si parla non lo imparerà certo qui. Nella seconda parte Broussard mostra come alcuni …