eBook, 205 pagine
lingua Italiano
Pubblicato il 27 Luglio 2022 da Tamu.
eBook, 205 pagine
lingua Italiano
Pubblicato il 27 Luglio 2022 da Tamu.
A cura di Daniela Allocca, Nicola Capone, Gaia Del Giudice, Nina Ferrante, Ilenia Iengo, Giuseppe Orlandini, Roberto Sciarelli e Daniele Valisena
Con il volume Fare-mondi, della serie Quaderni di Ecologie Politiche del Presente, intendiamo abbozzare atlanti dei possibili percorsi che si possono intraprendere a partire dal confronto transdisciplinare proprio del campo di studi, ricerche e pratiche delle ecologie politiche.
Introduce il libro Jason Moore, che mette in evidenza la necessità di elaborare e praticare un’ecologia rivoluzionaria, capace di sfuggire sia al catastrofismo nichilista, che predica la fine della vita sul pianeta, sia le teorizzazioni filo-tecnologiche e antipolitiche dell’Antropocene. Quello di cui abbiamo bisogno – scrive – è un’ecologia di speranza e noi siamo d’accordo con lui.
I saggi che leggerete indicano, in questa prospettiva, una serie di passaggi possibili per praticare, qui ed ora, altri mondi possibili: la pratica del camminare, quale modalità alternativa di abitare luoghi; le pratiche …
A cura di Daniela Allocca, Nicola Capone, Gaia Del Giudice, Nina Ferrante, Ilenia Iengo, Giuseppe Orlandini, Roberto Sciarelli e Daniele Valisena
Con il volume Fare-mondi, della serie Quaderni di Ecologie Politiche del Presente, intendiamo abbozzare atlanti dei possibili percorsi che si possono intraprendere a partire dal confronto transdisciplinare proprio del campo di studi, ricerche e pratiche delle ecologie politiche.
Introduce il libro Jason Moore, che mette in evidenza la necessità di elaborare e praticare un’ecologia rivoluzionaria, capace di sfuggire sia al catastrofismo nichilista, che predica la fine della vita sul pianeta, sia le teorizzazioni filo-tecnologiche e antipolitiche dell’Antropocene. Quello di cui abbiamo bisogno – scrive – è un’ecologia di speranza e noi siamo d’accordo con lui.
I saggi che leggerete indicano, in questa prospettiva, una serie di passaggi possibili per praticare, qui ed ora, altri mondi possibili: la pratica del camminare, quale modalità alternativa di abitare luoghi; le pratiche del comune, per tentare di superare la frattura tra natura umana ed extraumana; la riconsiderazione delle aree marginali; il ripensamento delle genealogie che contrappongono natura e cultura, alimentando un atteggiamento coloniale rispetto a ciò che è definito come altro da noi; la costruzione di un immaginario alternativo a partire dalle cosmopolitiche e dalle cosmopoetiche provenienti dal pluriverso latinoamericano; la critica al tentativo di riduzione della questione ecologica a questione tecnica; il riconoscimento della radice ecologica della crisi pandemica.