Nero Wolfe e i ragni d'oro

Il più grande e il più petulante investigatore del mondo si è preso un socio. Il socio è Pete Drossos, un ragazzino di 12 anni, vivace, scarruffato, e non precisamente pulito che una sera si presenta in casa Wolfe proponendo al celebre investigatore di "fare a mezzo" con lui per un "caso" importante. Purtroppo il "caso" è molto piu importante e pericoloso di quanto non appaia a prima vista e ben presto qualcuno pensa che il piccolo Pete è una minaccia intollerabile e lo elimina freddamente, travolgendolo con un'automobile. Per la prima volta nella sua lunga carriera il pigrissimo Wolfe non sfugge il lavoro. Tutti i suoi aspetti più umani e veri vengono alla luce nel non facile compito di vendicare il piccolo amico. GIi indizi sono vaghi, scarsi, fantomatici: una Cadillac grigia... un uomo elegante... una donna dagli orecchini a forma di ragno... Dove trovarne traccia in una metropoli come New York? A un certo punto la donna dagli strani orecchini fa una fuggevole apparizione, ma il misterioso "qualcuno" che non tollera minacce le chiude la bocca per sempre avanti che la giornata finisca. Wolfe, colpito nel vivo, scende in campo aperto, e ha così inizio l'impresa appassionante del genio solitario che senza mai muoversi dalla poltrona, dà la caccia ai suoi ignoti nemici attraverso l'intera città. Di sorpresa in sorpresa, di colpo di scena in colpo di scena la vicenda si snoda con un ritmo che toglie il respiro fino a giungere alla sequenza finale, una delle più forti uscite dalla penna di Stout, durante la quale Archie, senza mai perdere il suo buon umore, rischierà la vita per salvare quella dei suoi amici, l'omicida cadrà nelle mani della giustizia e Nero Wolfe trionferà e sentirà d'aver meritato l'onorario più curioso e più ambito della sua esistenza; quattro dollari e trenta centesimi, riconoscimento e ricordo del suo piccolo socio.