Brossura, 264 pagine
lingua Italiano
Pubblicato il 10 Marzo 2022 da Elèuthera.
Brossura, 264 pagine
lingua Italiano
Pubblicato il 10 Marzo 2022 da Elèuthera.
L'innovativo contributo che le ecologie native possono dare è di immaginare e progettare il futuro del nostro pianeta a partire da un paradigma del vivente che concepisca l'ecosistema come una comunità composta da umani e non umani e attraversata da una fitta rete di relazioni fondate sull'interdipendenza. D'altronde, siamo tutti a bordo della stessa piroga e l'unico modo efficace per governare l'imbarcazione, soprattutto durante le inevitabili tempeste, è appunto quello di una stretta e consapevole cooperazione.
Per l'ecologia nativa hawaiana, ogni espressione della natura - il collettivo non umano costituito dall'atmosfera e dai suoi agenti, dall'acqua e dalla terra, dalle piante, dagli animali e dagli spiriti dei luoghi - è animata e consapevole, dunque capace di interagire con sé stessa e con il collettivo umano. Questa trama di connessioni e interdipendenze è il motivo per cui in hawaiano non c'è un termine equivalente a quello occidentale di «natura»: l'umano e …
L'innovativo contributo che le ecologie native possono dare è di immaginare e progettare il futuro del nostro pianeta a partire da un paradigma del vivente che concepisca l'ecosistema come una comunità composta da umani e non umani e attraversata da una fitta rete di relazioni fondate sull'interdipendenza. D'altronde, siamo tutti a bordo della stessa piroga e l'unico modo efficace per governare l'imbarcazione, soprattutto durante le inevitabili tempeste, è appunto quello di una stretta e consapevole cooperazione.
Per l'ecologia nativa hawaiana, ogni espressione della natura - il collettivo non umano costituito dall'atmosfera e dai suoi agenti, dall'acqua e dalla terra, dalle piante, dagli animali e dagli spiriti dei luoghi - è animata e consapevole, dunque capace di interagire con sé stessa e con il collettivo umano. Questa trama di connessioni e interdipendenze è il motivo per cui in hawaiano non c'è un termine equivalente a quello occidentale di «natura»: l'umano e il non umano non sono separati e contrapposti come nella concezione occidentale, ma si combinano per formare un'unica famiglia, quella del vivente. All'interno di questo paradigma culturale, Borgnino esplora, in una prospettiva al contempo etnografica e storica, le forme di responsabilità ecologica espresse dalla cultura indigena hawaiana, con la sua vocazione alla reciprocità segnatamente insulare. Ed è proprio questa visione del mondo che ci viene veicolata dalle ecologie native: un pianeta-isola circondato dallo spazio cosmico in cui il benessere individuale e collettivo dipende strettamente da una propensione alla cooperazione non solo tra umani ma anche tra umano e non umano.