Brossura, 220 pagine
lingua italiano
Pubblicato da Agenzia Alcatraz.
Brossura, 220 pagine
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Pubblicato da Agenzia Alcatraz.
«Troppo sottile, forse, per una precisa classificazione fra i racconti dell’orrore, tuttavia più veramente artistica in senso assoluto, è la delicata fantasia di Jimbo. Blackwood raggiunge in questo romanzo un accostamento aderente e palpitante alla più profonda sostanza del sogno e spazza via le barriere convenzionali tra realtà e immaginazione». Così H.P. Lovecraft descrive il romanzo di debutto di Algernon Blackwood. Jimbo si rivolge in apparenza a un pubblico molto giovane. Spetta però al lettore scoprire e giudicare se e quanto la storia del piccolo protagonista sia una semplice fantasia dal taglio favolistico, un romanzo di formazione dal sottotesto esistenzialista e non scevro di riferimenti esoterici, oppure materia pienamente ascrivibile al genere weird. Quel che è certo è che in esso ritroverà la poetica delicatezza tipica dell’autore, abile nel tratteggiare con tocco magico paesaggi naturali, che prendono vita e parte attiva nella genesi della meraviglia, dell’incredulità e dell’orrore sinistro che …
«Troppo sottile, forse, per una precisa classificazione fra i racconti dell’orrore, tuttavia più veramente artistica in senso assoluto, è la delicata fantasia di Jimbo. Blackwood raggiunge in questo romanzo un accostamento aderente e palpitante alla più profonda sostanza del sogno e spazza via le barriere convenzionali tra realtà e immaginazione». Così H.P. Lovecraft descrive il romanzo di debutto di Algernon Blackwood. Jimbo si rivolge in apparenza a un pubblico molto giovane. Spetta però al lettore scoprire e giudicare se e quanto la storia del piccolo protagonista sia una semplice fantasia dal taglio favolistico, un romanzo di formazione dal sottotesto esistenzialista e non scevro di riferimenti esoterici, oppure materia pienamente ascrivibile al genere weird. Quel che è certo è che in esso ritroverà la poetica delicatezza tipica dell’autore, abile nel tratteggiare con tocco magico paesaggi naturali, che prendono vita e parte attiva nella genesi della meraviglia, dell’incredulità e dell’orrore sinistro che caratterizzano gli avvenimenti narrati. Il soprannaturale che, paradossalmente, giace e agisce “sotto” il naturale.