I libri di Momo, 272 pagine
lingua Italiano
Pubblicato da Momo Edizioni.
I libri di Momo, 272 pagine
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«La scuola non è niente senza le vite dei ragazzi». Militant A è un rapper, frontman di Assalti Frontali, uno dei primi gruppi hip hop italiani. Questo è il suo quinto libro ed è un libro speciale. È il racconto in presa diretta – contemporaneamente un diario e un romanzo – del laboratorio che il rapper tiene da anni nelle scuole di mezzo mondo con i bambini e i ragazzi di ogni età e di ogni estrazione sociale. Pagina dopo pagina, si può quasi sentire l’intensità febbrile dell’esperienza della creazione che Militant A condivide con i ragazzi: il rap come arteducazione, come strumento per tirare fuori il fuoco che gli studenti hanno dentro. Una narrazione frenetica e a più voci durante la quale al lettore sembrerà di vedere la classe che si trasforma in una crew, in una banda di artisti, di scrittori, di rapper.
«Ecco… qui sono felice. Nelle …
«La scuola non è niente senza le vite dei ragazzi». Militant A è un rapper, frontman di Assalti Frontali, uno dei primi gruppi hip hop italiani. Questo è il suo quinto libro ed è un libro speciale. È il racconto in presa diretta – contemporaneamente un diario e un romanzo – del laboratorio che il rapper tiene da anni nelle scuole di mezzo mondo con i bambini e i ragazzi di ogni età e di ogni estrazione sociale. Pagina dopo pagina, si può quasi sentire l’intensità febbrile dell’esperienza della creazione che Militant A condivide con i ragazzi: il rap come arteducazione, come strumento per tirare fuori il fuoco che gli studenti hanno dentro. Una narrazione frenetica e a più voci durante la quale al lettore sembrerà di vedere la classe che si trasforma in una crew, in una banda di artisti, di scrittori, di rapper.
«Ecco… qui sono felice. Nelle scuole. Nei laboratori. Mi completo, mi realizzo. È un po’ come salire sul palco. Mi avvicino alla nuova classe e mi piace questo momento, l’ingresso in un mondo nuovo… entro così, informale, con la felpa e i jeans, la musica rap, quella dei pionieri, ed è bello togliere i banchi, ballare a cerchio, tirare fuori gli argomenti, siamo divisi, siamo in prigione, vogliamo uscire, è bello prendere il controllo di questo tempo e di questo spazio collettivo, rompere schemi burocratici che spesso anche senza volerlo riproducono il linguaggio del potere, dare motivazioni nuove, stimoli diversi… è bello cambiare il mondo con il rap. Tra le strade perse del mondo dei grandi… il laboratorio rende tutti artisti per un giorno, artisti per sempre».