Brossura, 292 pagine
lingua Italiano
Pubblicato il 21 Novembre 2001 da Adelphi.
Brossura, 292 pagine
lingua Italiano
Pubblicato il 21 Novembre 2001 da Adelphi.
Quando il giovane Nietzsche pubblicò La nascita della tragedia, subito la corporazione dei grecisti si risentì – e Wilamowitz lo attaccò con un pamphlet feroce. Aveva buone ragioni, perché quel testo di Nietzsche minacciava tutto l’assetto degli studi classici. Ma una vera risposta a Wilamowitz sarebbe venuta solo nel corso del Novecento, dall’opera di Kerényi. Sin dagli inizi degli anni Trenta, e poi attraverso il dialogo e la collaborazione con Jung e Thomas Mann, Kerényi sviluppò una visione della grecità che permetteva di risalire alle origini di quella che egli chiamò mitopoiesi e mostrava come una rete possente di simboli innervasse ogni aspetto della vita greca. Se c’è un libro dove questa visione si presenta nelle sue più svariate sfaccettature – ciascuna delle quali corrisponde a un aspetto delle molteplici ricerche di Kerényi –, è proprio Religione antica, apparso per la prima volta nel 1940 e nella sua edizione definitiva …
Quando il giovane Nietzsche pubblicò La nascita della tragedia, subito la corporazione dei grecisti si risentì – e Wilamowitz lo attaccò con un pamphlet feroce. Aveva buone ragioni, perché quel testo di Nietzsche minacciava tutto l’assetto degli studi classici. Ma una vera risposta a Wilamowitz sarebbe venuta solo nel corso del Novecento, dall’opera di Kerényi. Sin dagli inizi degli anni Trenta, e poi attraverso il dialogo e la collaborazione con Jung e Thomas Mann, Kerényi sviluppò una visione della grecità che permetteva di risalire alle origini di quella che egli chiamò mitopoiesi e mostrava come una rete possente di simboli innervasse ogni aspetto della vita greca. Se c’è un libro dove questa visione si presenta nelle sue più svariate sfaccettature – ciascuna delle quali corrisponde a un aspetto delle molteplici ricerche di Kerényi –, è proprio Religione antica, apparso per la prima volta nel 1940 e nella sua edizione definitiva nel 1971. Non è un trattato né un’opera sistematica, ma un felice tentativo di illuminare eventi e categorie indispensabili per accedere al mondo classico, come già si può desumere dal titolo di alcuni capitoli: «Che cos’è mitologia?», «L’essenza della festa», «Uomo e dio secondo Omero ed Esiodo», «Uomo e dio nella concezione romana», «La sacralità del pasto», «Il mito dell’areté», «Che cos’è il tempio greco?». E ogni volta Kerényi ci addita la via regale per avvicinarsi a questi temi.